Una storia lunga più di un secolo che prende vita all'inizio del XX secolo, quella delle vetture Mercedes .
La Stella a tre punte è sicuramente il marchio che più di tutti che rappresenta l'automobile, il pionierismo e l'evoluzione nel settore dei trasporti a motore, la voglia di dimostrare tutta la grandezza di un sogno divenuto realtà.
Tutto inizia nell'Aprile del 1900 con un accordo tra la allora Daimler Motoren Gesellschaft e Emil Jellinek. Il diplomatico austriaco viveva nel Principato di Monaco, era un eccentrico uomo d'avventura, una specie di Indiana Jones e aveva una passione innata per le competizioni.
Anni prima fu folgorato dall'incontro a Stoccarda con i due pionieri delle "carrozze a motore" Gottlieb Daimler e Wilhelm Maybach. In loro vedeva il futuro e decise di diventare importatore di motori e automobili Daimler a Nizza.
Chiese la possibilità a Daimler di potere modificare e sviluppare un nuovo motore per le corse, con la promessa che questo venisse marchiato con il nome Daimler-Mercedes.
Il 22 Dicembre 1900, a Emil viene consegnata la prima auto da competizione con motore "Mercedes".
Era nata la nuova Daimler-Mercedes 35 PS (dove PS mi piace accostarlo proprio alle iniziali di Prima Stella): si trattava del modello più potente mai prodotto dalla casa di Stoccarda fino ad allora, ed era anche la prima automobile che iniziava ad avvicinarsi ad una concezione moderna, soppiantando per sempre il concetto di carrozza con le ruote.
Nel Marzo 1901 si svolse a Nizza la manifestazione motoristica internazionale più importante dell'epoca: la "Semaine de Nice".
Le nuove Mercedes 35 PS risultarono imbattibili in tutte le prove da superare, ottenendo grandissima visibilità. Il giornale dell'epoca "La Presse" scrisse che "i produttori francesi non offrono nulla di paragonabile attualmente"...e in quel periodo la Francia rappresentava quanto di più performante e moderno in fatto di automobili!
Nel 1901 videro la luce altri due modelli: la 12/16 PS e la 8/11 PS.
Il successo, grande e inaspettato, mise in crisi lo stabilimento Daimler di Cannstatt che non riusciva a evadere tutti gli ordini. Era la "Belle Epoque" e nell'alta società, guidare una Mercedes, o farsi accompagnare a bordo di una vettura della Stella era un must! Un fascino mai sbiadito, che oggi come allora continua ad accompagnare le vetture Mercedes.
Con assoluta certezza, la Daimler-Mercedes 35 PS ha segnato un cambiamento radicale a livello di ingegneria automobilistica. Questa vettura era stata progettata con l'intento di valorizzare le prestazioni, grazie a un motore molto performante che esaltava le caratteristiche di un telaio leggero. Inoltre, per la prima volta si iniziava a mettere al centro del progetto la sicurezza dei passeggeri.
Il passo lungo della vettura e il baricentro basso erano all'epoca soluzioni inedite e all'avanguardia. Paul Meyan, l'allora Presidente del Automobile Club de France, entusiasta della 35 PS commentò: "Siamo entrati nell'era di Mercedes!".
Nel 2019 il centro stile della Stella ha presentato una concept car per omaggiare la celebre Mercedes 35 PS e idealizzare il passaggio verso una nuova era per il design e la tecnologia.
Nel prototipo della "Vision Mercedes Simplex" è fortemente presente il principio a cui si ispiravano Daimler e Benz, il DNA di Mercedes: "fissare nuovi standard, oggi come ieri per progettare il nuovo domani della mobilità".
CENNI TECNICI
Il motore della 35 PS è stato uno dei primi ad avere un basamento in lega leggera di alluminio.
I supporti di banco erano di una particolare lega di alluminio contenente una piccola percentuale di magnesio. Il monoblocco in ghisa, 4 cilindri in linea, nasceva dall'accoppiamento di due unita bicilindriche con testate integrate.
La distribuzione contava due alberi a camme laterali che azionavano le valvole di scarico e di aspirazione erano azionati da una serie di ingranaggi collegati al volano. da notare che precedentemente le valvole di aspirazione si aprivano per effetto della depressione all'interno dei cilindri. L'alimentazione era fornita da due carburatori a getto, che venivano regolati manualmente dal posto di guida. Il sistema di raffreddamento utilizzava un radiatore a nido d'ape (Maybach) che era una vera e propria innovazione, in quanto a parità di dimensioni, aumentava notevolmente la superficie da raffreddare.
La trasmissione, di tipo a catena, utilizzava un cambio a 4 marce con leva a griglia. La frizione a nastro era autoregistrabile.
Il telaio, in lamiera di acciaio con sezione a U consentiva di contenerne il peso, inoltre tutta una serie di modifiche richieste dallo stesso Jellinek aumentavano notevolmente la stabilità della vettura.
L'impianto frenante, a tamburo, lavorava solamente sulle ruote posteriori, ma era estremamente efficiente. Era presente un ulteriore freno che agiva sull'albero di trasmissione.
Le sospensioni ad assale rigido con molle a balestra semielittiche, piantone dello sterzo inclinato e studiato in modo particolare consentivano un discreto comfort, assorbendo al meglio le asperità del fondo stradale.
VERSIONI
35 PS cilindrata 5918 cc 35 CV a 950 giri/min. 75 km/h
40 PS cilindrata 6560 cc 40 CV a 1000 giri/min. 112 km/h
65 PS cilindrata 9293 cc 65 CV a 1100 giri/min. 118 km/h
90 PS cilindrata 12700 cc 90 CV a 1200 giri/min. 165 km/h
Appartengono allo stessa famiglia, progettata da Wilhelm Maybach, anche le versioni Mercedes Grand Prix, Mercedes Simplex e Mercedes Gordon-Bennet.
Riassumendo: la 35 PS era una vettura da competizione dalla quale derivò una produzione di serie, e fin dalla sua presentazione definiva nuovi standard in tema di progettazione automobilistica, aprendo una nuova concezione di trasporto!
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